Soffiatrice
Soffiatrice Rotativa Usata Sipa 2008
Soffiatrice Rotativa Usata Sipa 2008
Soffiatrice Sipa Usata 2001
Soffiatrice Sidel SBO 10 Usata 1994
Smi SR 10 Soffiatrice Usata 2010
Soffiatrice Usata KHS Blomax 14 2004
Soffiatrice Usata SMI SR12 2007
Soffiatrice Usata Smiform SR 6 2010
Soffiatrice Kosme KSB 2000 usata 2005
Soffiatrice Kosme KSB 2000 usata 2005
Soffiatrice usata Kosme 2003
Soffiatrice usata Sidel 1992
Monoblocco di Riempimento per Acqua SMI 2016
Soffiatrice usata Sipa 8/4 3500 BPH
Soffiatrice Usata Siapi 2002
Soffiatrice PET usata Siapi 2004
Soffiatrice usata Smiform SR12 – 2003
Soffiatrice usata Krones Contiform 316 PET YOM 2010
Soffiatrice usata PET SIDE lineare SBM velocità 2000 bph 2002
Soffiatrice Rotativa Usata PET Siapi EA2S 5 Cavità 3L – 5L fino a 3500 bph
Soffiatrice usata Sidel modello SBO6 Serie 2 Anno 2005 – 9000 bph
La soffiatrice per bottiglie PET inizia il suo processo con le cosiddette "preforme", che sono essenzialmente prototipi non finiti di bottiglie. Queste preforme sono realizzate in polietilene tereftalato (PET), un tipo di plastica particolarmente resistente e flessibile, ideale per contenere liquidi sotto pressione come bevande gassate o prodotti chimici.
Le preforme di PET assomigliano a un tubo con un'estremità chiusa, già formate con il collo della futura bottiglia. La fase di preparazione delle preforme è cruciale per la qualità finale del prodotto. Prima di essere inserite nella soffiatrice, le preforme devono essere accuratamente controllate per assicurare l'assenza di difetti e la corretta distribuzione del materiale.
Una volta verificata la qualità delle preforme, esse vengono alimentate nella soffiatrice. La prima fase all'interno della macchina è il riscaldamento. Questo processo è estremamente delicato e richiede un controllo preciso della temperatura: il PET deve essere riscaldato al punto giusto per renderlo malleabile, ma senza raggiungere una temperatura tale da alterarne la struttura o causare deformazioni.
Il riscaldamento delle preforme è solitamente realizzato attraverso l'uso di lampade a infrarossi. La distribuzione uniforme del calore è fondamentale per garantire che ogni parte della preforma raggiunga la flessibilità necessaria per la fase successiva. La temperatura e la velocità di trasporto delle preforme attraverso la zona di riscaldamento sono parametri che devono essere finemente regolati in base al tipo di bottiglia che si vuole produrre.
Una volta che le preforme sono state adeguatamente riscaldate, entrano nella fase centrale del processo: il soffiaggio. In questa fase, la soffiatrice gioca il suo ruolo più cruciale. Le preforme riscaldate vengono inserite in uno stampo che ha la forma esatta della bottiglia finale desiderata. Queste muffe sono realizzate in materiali resistenti come l'acciaio, per sopportare le alte pressioni e temperature coinvolte nel processo.
Il soffiaggio inizia quando un getto di aria ad alta pressione viene introdotto all'interno della preforma. Questo flusso di aria forza il PET riscaldato a espandersi fino a riempire completamente la cavità dello stampo. La pressione dell'aria deve essere finemente calibrata: troppo bassa e il PET non si espanderà adeguatamente, troppo alta e la bottiglia potrebbe presentare punti deboli o difetti.
Durante questa fase, ogni dettaglio conta. La distribuzione dell'aria, la velocità del soffiaggio e la temperatura della soffiatrice, sono tutti fattori che devono essere monitorati e controllati con precisione. Questa fase determina non solo la forma della bottiglia, ma anche caratteristiche cruciali come lo spessore delle pareti e la resistenza strutturale del prodotto finito.
L'uso di sistemi di controllo computerizzati è comune nelle soffiatrici moderne. Questi sistemi permettono di regolare in modo preciso e ripetibile i parametri di soffiaggio, garantendo una qualità costante e riducendo al minimo gli scarti di produzione. La fase di soffiaggio è anche notevolmente veloce, permettendo alle soffiatrici di produrre migliaia di bottiglie all'ora.
Dopo che la bottiglia è stata formata, non è ancora pronta per essere usata. La bottiglia in PET caldo deve essere raffreddata rapidamente per fissare la forma e garantire la rigidità strutturale della bottiglia. Questo è avviene ancora all'interno dello stampo di soffiaggio. Il raffreddamento deve essere uniforme e rapido, ma senza causare stress termico al materiale, che potrebbe portare a deformazioni o crepe.
Il sistema di raffreddamento in una soffiatrice è di solito costituito da acqua circolante o aria fredda attorno allo stampo. Una volta che la bottiglia è stata raffreddata al punto giusto, viene espulsa dallo stampo. Questo processo è spesso automatizzato, con sistemi meccanici o pneumatici che rimuovono delicatamente la bottiglia dallo stampo di soffiaggio e la trasportano alla fase successiva del processo produttivo, che può essere l'etichettatura, il riempimento o il confezionamento.
Il ciclo di produzione di una bottiglia, dalla preforma al prodotto finito, è incredibilmente veloce, spesso richiedendo solo pochi secondi. Questa efficienza è uno dei motivi principali per cui le soffiatrici sono così preziose nell'industria dell'imbottigliamento. Consentono una produzione di massa rapida e a basso costo, mantenendo standard elevati di qualità e uniformità del prodotto.
Ogni fase di questo processo è essenziale per assicurare che le bottiglie prodotte siano di alta qualità, sicure per l'uso e esteticamente accattivanti. La soffiatrice per bottiglie in PET rappresenta una sinergia di precisione ingegneristica, controllo della qualità e efficienza produttiva, elementi che insieme definiscono l'eccellenza nel campo dell'imbottigliamento.